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Cloud ambush – Antola 2022 February

Le previsioni del tempo non sono così male. Il cielo dovrebbe essere poco nuvoloso e il vento debole, in miglioramento verso il tramonto.
Percorro la solita strada per il parco dell’Antola. Ha nevicato abbastanza ma le strade sono pulite, escluso nelle solite curve.
Arrivato allo spiazzo panoramico prima di Casa del Romano, vedo, là dove al solito si scorge il Mar Ligure, solo un infinito mare di nubi che si estende sul levante ligure e sugli Appennini tosco emiliani.
Procedo verso il punto di partenza del sentiero che mi porta al luogo dell’appostamento.
La neve si sta sciogliendo e il camminare è abbastanza faticoso.
Ci sono poche tracce fresche, intuisco alcune impronte coperte da una recente nevicata.

Non sono molto ottimista sul risultato che avrà il mio appostamento.
Nonostante la neve ecco che all’ultima salita spunta un primo segnale di risveglio del bosco.

Il luogo dell’appostamento è libero dalle nuvole, così come il monte Antola.
Ben presto sono completamente rapito da un altro tipo di spettacolo.
Nonostante che non riesco a percepire il vento, sono spettatore delle continue mutazioni di quel mare di nuvole basse che inonda, in silenzio, le valli sottostanti facendole completamente sparire alla mia vista.
A una a una, le cime delle montagne intorno a me si trasformano in isole, altre si inabissano silenziosamente nelle nuvole.

Le nuvole, come delle cascate, si riversano sulla Val Trebbia.
Il sole incomincia a nascondersi dietro il monte Antola e io, dal mio rifugio in mezzo agli alberi, vedo le nuvole risalire lentamente il crinale, lentamente mi accerchiano.

Le “isole” si colorano di rosso mentre l’oscurità avvolge sempre più il mare di nuvole che copre le valli.

Ormai il campo di osservazione è tutto coperto da nuvole.
L’oscurità avvolge il bosco, ormai devo rientrare.
Sono solo in mezzo al bosco, sempre più buio. Il silenzio è assoluto. Mi fermo, il respiro si calma, incomincio ad ascoltare.
Sono proprio solo in questo bosco o forse no…..
Risalendo in macchina verso Casa del Romano assisto a un nuovo spettacolo:
Ma è la luna?
Si è proprio la Luna!
Percorro la stretta strada verso la civiltà fino a quando un tasso mi corre incontro. L’ultimo saluto.

 

Un appostamento veramente particolare.

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