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Lembeh – Il Paradiso per le Macro – 2009

spadefish longfin

Lo stretto di Lembeh, lungo circa 12 km e largo da 200 fino a 1200 metri, è il punto di incontro del Mar di Celebes con quelle del Mare delle Molucche.
Le glaciazioni hanno avuto un’influenza marginale in questa regione e questa circostanza, unita agli sconvolgimenti delle era geologiche e a particolari condizioni ambientali, sono state le premesse per la creazione di un ecosistema unico nel mondo caratterizzato da un frequente fenomeno di rimescolamento e isolamento delle forme viventi che ha favorito la nascita di molte nuove specie senza che si estinguessero quelle già presenti.

Viste le premesse, credo sia ovvio immaginarsi che lo stretto di Lembeh sia in una zona remota del globo, lontano da qualsiasi influenza della civiltà  e dallo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo.

Viceversa, al di sopra della superfice del mare di questo ecosistema marino unico, troviamo un intensa attività umana, una città di un circa centomila abitanti.
Traffico marittimo, pesca, insediamenti umani e l’ecosistema marino , al di sotto della superfice, continua imperterrito, almeno sembra, a far scoprire in ogni immersione delle forme viventi uniche, strane, in certi casi preistoriche.
Nelle visite precedenti di Lembeh della durata di un giorno ho sempre avuto il dubbio, direi certezza, che una esplorazione subacquea di una settimana ci avrebbe riservato incontri ancora più unici e sorprendenti.
Ed eccoci qui, con la nostra settimana di immersioni a Lembeh.

Per l’occasione, ho anche aggiornato l’attrezzatura fotografica subacquea decidendo di “scafandrare” una delle mie Canon Eos 5D con una scelta di obiettivo, a completamento del grandangolo, molto originale (zoom 70-210).
Gli scatti fotografici hanno una qualità elevata completamente diversa dai precedenti con la Nikon,  che si integrano completamente con lo scenario difficile ma generoso di soddisfazione delle immersioni nello stretto di Lembeh.

In quasi ogni immersione si incontrano Frogfish di dimensioni e colori diversi.

Paint Frogfish

I Frogfish sono piccoli, corti e talvolta ricoperti di spine e altre appendici per facilitare il mimetismo che li aiuta a difendersi dai predatori e ad attirare le prede.
Molte specie di Frogfish
possono cambiare colore e alcuni sono ricoperti da altri organismi come per esempio alghe.

Il loro movimento è lento, si appostano su una spugna, in un anfratto in attesa della preda per colpirla molto rapidamente, in appena 6 millisecondi.

Per farmi contento ecco l’altra sotto-famiglia marina tra le mie favorite : i Pipefish (in italiano pesci ago).

Ornate Ghost Pipefish

I Pipefish sembrano cavallucci marini dal corpo dritto con piccole bocche. La pinna dorsale è sempre presenti e in alcune specie è l’unico mezzo di movimento.

Ovviamente non mancano i Seahorse e i Pigmy Sea Horse.

Treasure Hunt – Where is Pigmy Seahorse?

Inoltre posso fotografare il raro Comet e gli ovvi Pegasus o meglio, il maschio e la femmina che si incontrano in un fondale di sabbia nera vulcanica.

Comet
Pegasus Male and Female

L’elenco dei pesci, dei granchi e dei gamberetti avvistati e fotografati è lungo ed è possibile osservarli nella sezione MyPhotos :

https://www.crotzthewolf.com/portfolio/lembeh-strait-2009/

https://www.crotzthewolf.com/portfolio/lembeh-strait-2009-pipefish-and-seahorse/

https://www.crotzthewolf.com/portfolio/lembeh-strait-2009-frogfish/

https://www.crotzthewolf.com/portfolio/lembeh-strait-2009-burrfish-orbicular-and-spaedefish/

Ora, dopo più di dieci anni, vorrei tornare a Lembeh per verificare se e come, si è conservato il fragile equilibrio tra pressione della civiltà ed ecosistema marino.

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