Sossusvlei   Brandberg  Hoanib River  Skeleton Coast

Le mie attese sul viaggio in Namibia sono molto elevate.
Mi ha sempre colpito la trasformazione dello sguardo delle persone quando iniziano a raccontare le loro esperienze in Namibia.
In particolar modo, ho sempre vivo in me il ricordo delle sensazioni che provavo nell’assistere alla completa trasformazione, nel mese di gennaio, di un mio capo (normalmente estremamente professionale, distaccato ed etico) all’avvicinarsi del suo viaggio annuale nei deserti della Namibia.

Così appena atterro a Windhoek, pongo estrema attenzione alle mie sensazioni che mi dicono subito che mi sto immergendo in una realtà diversa dalle altre esperienze africane.
Il giorno dopo ci trasferiamo a Sossusvlei.
Sono colpito, oltre dall’ovvio caldo secco, in particolar modo dall’assoluto silenzio e dalla profondità del mio sguardo nell’esplorare il limitato infinito panorama del deserto che mi circonda.


Sensazione che mi annichilisce quando mi trovo di fronte alla spropositata altezza delle dune di sabbia, ritenute le più antiche del mondo.
In silenzio, nel silenzio più assoluto, le osservo nella loro maestosità!


Una duna è sacrificata, permetto ai visitatori di scalarla faticosamente e poi, con una sorprendente gioia di rotolare e correre a piedi nudi a valle per la ripida discesa.
E’ una discesa soffice che attutisce ogni rovinosa caduta.
Il caldo è talmente secco che non riesco nemmeno a sudare, o meglio credo che il sudore evapora immediatamente!

Altri magnifichi giorni nel Damaraland e vicino al fiume Hoanib in compagnia di elefanti e giraffe.
La lunga escursione verso la Skeleton Coast percorrendo il letto del fiume Hoanib è qualcosa di unica.
Si attraversano ecosistemi completamente diversi, si attraversano rilievi montani con la sabbia al posto della neve, dune di sabbia e floride oasi.


Finalmente si arriva al mare per essere sorpresi dalla presenza di una colonia di foche che coesistono con gruppi di sciacalli.

Il vento è sempre forte, il cielo completamente azzurro.
A dire il vero sono un po’ confuso. ma sono veramente in Africa?


Questo viaggio in Namibia lo considero come un primo assaggio, un po’ troppo “turistico”.
In futuro dovrò organizzare una visita molto più profonda e selvaggia!