Arrivato al rifugio Lagdei, mi immergo nel fitto bosco di faggi e conifere per raggiungere il mio primo obiettivo : il Lago Santo Parmense.
Scelgo ovviamente il sentiero panoramico e non la ripida risalita per la pista da sci.
La giornata è nuvolosa, ogni tanto il sole fa capolino nella silenziosa foresta.
Riesco a percepire il movimento dei topolini del bosco che, al mio passaggio, si affrettano con una fuga precipitosa a rintanarsi..
il silenzio avvolge completamente la mia mente, l’unico suono è l’azione ritmica dell inspirazione ed espirazione dei miei polmoni.
Dopo circa sessanta minuti il sentiero perde la pendenza, diventa piano e tra gli alberi scorgo il Lago Santo.

Continuo per il sentiero che di nuovo si inerpica nella pineta che sovrasta il Lago Santo. Il silenzio che ha avvolto e depurato completamente la mia mente, mi fa scoprire una voglia irrefrenabile di arrivare sulla cresta, a cavallo tra l’Emilia e la Toscana.
Improvvisamente i pini lasciano la spazio ad ampie radure, inizio a scrutare ogni singola porzione in cerca di un qualsiasi movimento.

La pace è totale, nessun movimento, sono solo osservato da monte Aquilotto e il Monte Marmagna.
Alcune nuvole minacciose incombono sulle due vette, le osservo e dopo l’ennesimo tornante mi ritrovo sullo spartiacque, punto di partenza per raggiungere le due vette.
Sono in un magnifico prato, pieno di fiori che termina in modo repentino nel vuoto verso la Toscana.
Lascio lo zaino e in contemplazione osservo le valli del parmense dietro di me, e davanti a me, la valle del fiume Magra.

Al di sotto delle minacciose nuvole nere, che ora avvolgono anche le cime alla mia destra e sinistra, vedo una serie di vette e una zona più chiara!
Osservo meglio, non sono delle nuvole basse, è il golfo di La Spezia. E’ il mare!

Inebetito continuo a osservare la continua serie di valli che si offrono alla mia vista nonostante il tempo no ideale.
Un escursionista, scende dal monte aquilotto, mi saluta e mi riporta in una dimensione reale.
Le nuvole si abbassano ulteriormente e pigramente si  dirigono verso la mia posizione.

La luce non è ideale ma i fiori che abitano questa sella meritano delle fotografie!

La situazione meteorologica continua a peggiorare rendendo inutilmente rischioso aspettare sulla cresta il tardo pomeriggio.
riprendo il mio zaino, uno sguardo al tragitto che dovrò compiere e via, si ritorna nel mondo!